Storia dell’azienda
Marabino è un’azienda vitivinicola biologica situata nel territorio di Noto, nella Sicilia sud-orientale (provincia di Siracusa). Fondata nei primi anni 2000, la cantina nasce dal progetto di valorizzare i terroir vocati dell’area di Pachino e della DOC Eloro-Noto, storicamente patria del Nero d’Avola e del Moscato.
Con circa 30 ettari di vigneto nell’agro di Contrada Buonivini (Pachino), Marabino ha da subito adottato la coltivazione biodinamica, divenendo in breve un punto di riferimento per i vini naturali di questa zona. Il nome “Marabino” richiama la contrada Marabino dove sorge parte dei vigneti. Oggi l’azienda è guidata dalla famiglia Timbro (il proprietario è Angelo Timbro) con uno staff giovane e motivato, legato alla filosofia produttiva originaria.
Filosofia produttiva
La filosofia di Marabino è “vini secondo natura”: l’azienda pratica agricoltura biologica certificata e segue rigorosamente i principi della biodinamica in vigna . Ciò significa uso esclusivo di rame e zolfo come fitofarmaci (ridotti al minimo), preparati biodinamici per stimolare la vitalità del suolo e nessun intervento chimico di sintesi. In cantina vige la massima naturalità: fermentazioni spontanee con lieviti indigeni, niente aggiunta di solfiti (o in dosi minime solo in imbottigliamento), nessuna filtrazione né chiarifica aggressiva. Anche il design della cantina è stato concepito secondo criteri ecocompatibili. Marabino crede molto nella biodiversità: oltre alla vite, in azienda si coltivano uliveti (producono olio EVO) e seminativi, e si allevano alcune specie animali da cortile, integrando un ecosistema agricolo completo. La mission dichiarata è “coltivare il sapore, il profumo, l’autenticità dei prodotti della terra siciliana” , recuperando tradizioni locali (come la fermentazione “perpetua” e l’affinamento prolungato per alcuni vini ossidativi) e innovando al tempo stesso con tecniche non interventiste.
Vitigni coltivati
I vitigni coltivati sono in prevalenza quelli autoctoni del sud-est siciliano. Per i vini rossi domina il Nero d’Avola, varietà principe di Pachino ed Eloro, a cui Marabino dedica le sue selezioni più importanti. Vi è poi spazio per il Perricone (varietà rara, ma tradizionale in Sicilia occidentale, che l’azienda sta sperimentando in piccola scala) e per qualche filare di Syrah adattato al clima locale.
Nei bianchi, la parte del leone spetta al Moscato Bianco di Noto (Moscato di Siracusa), utilizzato sia per vini dolci naturali che per originali vinificazioni secche. Marabino coltiva anche alcuni cloni di Chardonnay selezionati e acclimatati al microclima di Contrada Buonivini, con cui produce un bianco strutturato e longevo. Infine, l’azienda possiede antichi alberelli di Grillo e Catarratto, testimoni dell’ampia varietà di uve storiche presenti nel Val di Noto. Tutti i vigneti sono ad alta densità d’impianto e allevati a spalliera o alberello, con rese molto contenute (40-60 quintali/ha) per concentrare la qualità.
Zone di produzione
Marabino opera nel comprensorio della DOC Noto ed Eloro (zona di Pachino e comuni limitrofi, nella punta meridionale della Sicilia).
I vigneti si trovano in Contrada Buonivini e zone circostanti, su colline calcareo-argillose ben esposte. Il clima è tipicamente mediterraneo, con inverni miti e estati molto soleggiate e aride – siamo nell’area più assolata d’Europa, con cieli quasi sempre sereni. I suoli presentano variazioni notevoli: si passa da terre bianche calcaree a terre nere argillose ricche di minerali (ferro, magnesio). Questa diversità pedologica permette a Marabino di produrre cru differenziati. La cantina possiede vigne che rientrano nella DOC Eloro (denominazione per il Nero d’Avola secco) e vigne per la DOC Noto (Moscato di Noto sia dolce sia secco). Alcune parcelle storiche – come le contrade Lenza Lunga, Conca, Coniglio, Don Paolo – vengono vinificate separatamente (Rosso di Contrada) per esaltare le sfumature del territorio. L’azienda sorge non lontano dalla Riserva di Vendicari e dalla costa ionica: le brezze marine contribuiscono a mantenere le uve sane, riducendo la pressione di crittogame.
Vini
Marabino è noto per una gamma di vini territoriali di alto profilo. In testa vi è “Archimede”, Nero d’Avola in purezza da vecchie vigne ad alberello su suoli calcarei: un rosso possente e complesso, con sentori di amarena, spezie orientali e macchia mediterranea, più volte premiato dalla critica. Accanto ad esso si pone “Rosso di Contrada”, Nero d’Avola ottenuto da un assemblaggio delle varie parcelle aziendali (70% Nero d’Avola, 30% altre uve autoctone come Frappato o Perricone), vino di ingresso che esprime la freschezza del territorio.
Altro fiore all’occhiello è il Moscato della Torre Noto DOC: un Moscato Bianco passito naturale dal vigneto intorno all’antica torre aziendale, concentrato e aromatico, che nell’annata 2020 ha ottenuto i Cinque Grappoli di Bibenda. Marabino produce anche un rosato biodinamico denominato “Rosa Nera” (da Nero d’Avola vinificato parzialmente in bianco), fragrante e versatile negli abbinamenti. Tra i bianchi secchi spiccano “Muscatedda” (Moscato bianco secco, floreale e minerale) e “Eureka” (blend di Chardonnay e Moscato, fermentato in acciaio, di vibrante acidità).
Degna di nota è poi la linea “Terre”: Terre Argillose e Terre Calcaree sono due Nero d’Avola vinificati separatamente da suoli diversi per evidenziarne l’impatto sul vino. Completano il portafoglio alcune riserve a produzione limitata, come il “Soleggiato Perpetuo”, vino ossidativo dolce ottenuto con metodo perpetuo (solera) da uve stramature, che rappresenta un omaggio all’antica tradizione dei vini “perpetui” siciliani.
Premi o riconoscimenti rilevanti
Marabino, pur relativamente giovane, ha raccolto l’apprezzamento di guide e concorsi.
Il Moscato della Torre 2020 ha ottenuto i Cinque Grappoli nella guida Bibenda 2022, venendo inserito tra i vini dolci eccellenti d’Italia. I rossi aziendali compaiono regolarmente nella lista dei Tre Bicchieri regionali:
Archimede Nero d’Avola vanta questo riconoscimento in più annate e la rivista Civiltà del Bere lo ha segnalato come uno dei migliori Nero d’Avola di Sicilia.
Marabino è stato premiato anche all’estero: il Decanter World Wine Awards ha assegnato medaglie d’argento ai suoi vini, evidenziandone la purezza stilistica.
La guida Slow Wine ha spesso citato Marabino tra le cantine “Vino Slow” per il rispetto del territorio. Un riconoscimento particolare è arrivato da Bibenda 2023, che ha inserito Marabino tra le aziende dell’anno in Sicilia, lodandone la coerenza produttiva e l’impegno biodinamico. Infine, i vini Marabino hanno ottenuto punteggi elevati (90+ punti) su riviste come Wine Enthusiast e Vinous. Questi attestati di stima confermano Marabino come realtà emergente di eccellenza nell’enologia siciliana.
Curiosità
Il nome di alcune cuvée rende omaggio alla scienza e alla tradizione, ad esempio “Archimede” richiama il celebre scienziato siracusano, mentre “Eureka” evoca la sua famosa esclamazione, suggerendo la scoperta di un gusto nuovo. Marabino ha puntato anche sull’arte: le etichette di certi vini riportano illustrazioni di artisti locali raffiguranti la fauna e flora autoctona (come l’ape nera sicula e il carrubo), ribadendo il legame con la terra.
In comunicazione, l’azienda sottolinea la sua appartenenza al circuito Triple “A” (Agricoltori, Artigiani, Artisti), garanzia di naturalità e artigianalità in ambito enologico.